Intervento di ricostruzione ossea del cavo orale
Con l'inserimento di un impianto dentale è possibile rimpiazzare l'elemento mancante e recuperare una perfetta funzione masticatoria, oltre che una buona resa estetica del sorriso. Per poter installare un impianto è necessario che l'osso del paziente sia qualitativamente e quantitativamente sufficiente.
Se rientri tra le persone che presentano un deficit osseo non ti devi comunque preoccupare: al giorno d'oggi, grazie alle tecniche di ricostruzione ossea, è possibile rigenerare l'osso perduto. In questo modo è possibile garantire una base solida e stabile per l'inserimento degli impianti. Andiamo a capire meglio quali sono le cause, come poter rimediare e come affrontare questo tipo di terapia.
Le possibili cause della perdita ossea
Sono diverse le cause che possono portare ad una perdita ossea. Nella maggior parte dei casi, il motivo principale va individuato dell'edentulia totale o parziale : la perdita di un dente comporta anche la perdita del sostegno naturale del dente stesso e della radice; tutto questo determina la perdita di gengiva e osso. Un'altra causa abbastanza comune della perdita ossea è la parodontite, ovvero la malattia che, se non curata in tempo ed in modo corretto, porta alla distruzione dell'apparato di sostengo del dente e dell'osso. La parodonite è causata dai batteri che si accumulano grazie alla placca e che riescono a farsi largo nello spazio tra la gengiva ed il dente, creando delle sacche o tasche; questo è l'ambiente ideale per i batteri, che possono così proliferare e continuare la loro azione distruttiva, attaccando anche l'osso e la gengiva. Si può verificare una perdita di osso anche a seguito dell'estrazione di un dente oppure dopo un trauma o un'infiammazione che abbiano interessato gengive e osso.
Come rimediare con la ricostruzione ossea
Senza un'adeguata quantità di osso è impossibile inserire degli impianti perché questi non avrebbero il sostegno e la stabilità necessari per integrarsi alla perfezione e durare nel tempo. Ma non tutto è perduto: dopo aver analizzato la situazione, l'equipe medica dello studio del dottor Savasta è in grado di individuare la tecnica di ricostruzione ossea più adatta al caso. L'osso umano ha la fantastica capacità di rigenerarsi: in casi del genere il lavoro del dentista e dei professionisti che lo affiancano è quello di favorire questo processo. Gli interventi di ricostruzione ossea più comuni prevedono l'utilizzo alternativo di:
- innesti ossei;
- membrane riassorbibili.
Nei casi più complicati vengono impiegate anche delle griglie in titanio (note con il termine tecnico mesh) che dovranno però essere tolte in un secondo momento, con un secondo piccolo intervento.
Tecniche di ricostruzione
Gli innesti ossei possono essere definiti come dei veri e propri piccoli trapianti di osso. Il tessuto utilizzato può provenire dal paziente stesso, ed in questo caso si parla di innesto autologo, ma può esser anche di origine sintetica o animale (in questo caso si parla di innesto eterologo). Con l'inserimento degli innesti si possono aumentare le dimensioni dell'osso mascellare o mandibolare, sia in spessore che in altezza. Dopo alcuni mesi dall'intervento di innesto ( di solito sono sufficienti quattro o cinque mesi) l'osso ha raggiunto un livello adeguato per poter procedere con l'inserimento dell'impianto.
In alcuni casi il trapianto ha bisogno di un maggiore sostegno per rimanere in posizione e potersi integrare con l'osso “originale”. Questo sostengo può essere dato da speciali membrane, che possono essere realizzate con materiali biologici (come ad esempio il collagene) oppure con materiali sintetici. Le membrane hanno la particolarità di essere riassorbibili: questo significa che vengono incorporate dall'osso e dunque non c'è la necessità di asportarle in un secondo momento. Questa necessità c'è invece per le gabbie in titanio a cui si ricorre nei casi di ricostruzione ossea più complessi e le membrane non sono sufficienti; dopo circa quattro o cinque mesi il paziente deve sottoporsi ad un secondo intervento (piccolo) per rimuovere le mesh.
Come scoprire se si soffre d perdita ossea
Per scoprire se il tuo osso non è sufficiente e quindi se è necessario procedere con un trattamento di ricostruzione non devi fare altro che recarti presso lo studio Savasta: dopo la prima visita in cui viene valutata la situazione generale del cavo orale, si può procedere con una TAC tridimensionale. In questo modo gli specialisti del centro potranno studiare accuratamente la situazione e valutare con estrema precisione lo stato e la dimensione dell'osso residuo. A questo punto potrà essere presa la decisione sul lavoro da eseguire e sulla tecnica di rigenerazione da utilizzare.
Ora se vuoi puoi fissare un appuntamento presso lo Studio Dentistico Savasta di Cagliari Modulo richiesta - Oppure puoi scriverci su whatsapp e se vuoi parlare con la segreteria puoi farlo comodamente telefonando allo studio Cliccando Qui